In Italia la condizione della donna nel mondo del lavoro è penalizzata dalla difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso (49,7% dato ISTAT, contro il 60,4% Ue) la quota dell’occupazione femminile fra i 15 e i 64 anni e che induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio. Un dato salito al 38% con la pandemia (addirittura il 43% se con figli fino a 5 anni). Esiste ancora un elevato divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).
Per raccogliere informazioni sulla condizione della donna in Italia il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) promuove una consultazione pubblica sulla parità di genere. Realizzata in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca intende raccogliere il parere delle cittadine e dei cittadini italiani sulle diseguaglianze di genere in Italia. Per il più ampio coinvolgimento della cittadinanza e la maggiore sensibilizzazione sulle problematiche della parità di genere, centrali nella normativa e nelle politiche europee, soprattutto dal rilancio del tema nel Trattato di Lisbona del 2009, il Centro di informazione presso il CNEL Europe Direct "Europa Insieme" partecipa alla promozione dell’iniziativa, attivando la rete degli EDIC regionali presenti sul territorio nazionale e portando all’attenzione della Commissione europea l’impegno profuso dalle Istituzioni italiane.
Sin dalla sua istituzione il CNEL ha dedicato grande attenzione alla “questione femminile” e ha contribuito, spesso in maniera determinante, all’elaborazione dei principali provvedimenti normativi di genere degli ultimi 50 anni tra cui, ad esempio, la “Disciplina legislativa del divieto di licenziamento delle lavoratrici a causa di matrimonio” (1962); quello sulla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, dal divieto di licenziamento causa matrimonio del (1963); la legge Golfo-Mosca sull’equilibrio di genere nei Consigli di amministrazione (2011). Molti anche i dossier e i rapporti nazionali, tra questi vale la pena ricordare il Rapporto sui percorsi professionali delle donne (1992). Nel 2019 il CNEL ha presentato il disegno su “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale”.
Diversi gli interventi che negli anni si sono succeduti per favorire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
La consultazione pubblica sulla parità di genere approvata dall’Assemblea nella seduta del 28 ottobre 2020 nasce su proposta del Forum italiano sulla parità di genere istituito al CNEL.
La consultazione pubblica è realizzata sulla base dell’articolo 10 (procedure rinforzate) del nuovo Regolamento degli Organi del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, approvato dall’Assemblea del 12 luglio 2018, che al comma 1, lettera c) prevede la “consultazione pubblica aperta a tutti i cittadini, attraverso il sito web istituzionale” per acquisire il parere dei cittadini su un tema di interesse generale.
La consultazione pubblica del CNEL riveste un elevato valore di partecipazione dei cittadini, e assume per il Consiglio la natura di atto istruttorio di particolare rilievo, quale elemento di valutazione per successive deliberazioni dell’Assemblea e l’iniziativa legislativa.
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