La Costituzione (art. 99) definisce il Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro Organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge e gli conferisce il potere di iniziativa legislativa, unitamente alla facoltà di contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale nel rispetto dei principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge.
La legge (30 dicembre 1986, n. 936), in attuazione del disposto costituzionale, precisa l’ambito di azione dell’Organo e gli fornisce i necessari strumenti di azione. L’ambito delle materie su cui insiste l’attività del Cnel è enunciato negli articoli 10 e seguenti della legge e riguarda:
- politica e programmazione economica e sociale;
- valutazione della congiuntura economica;
- politica dell’Unione europea ed attuazione della stessa;
- andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro;
- assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva;
- tenuta dell’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro;
- livelli e qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini;
- valutazione delle politiche pubbliche.
Il contributo all'elaborazione della legislazione, e la consulenza alle Camere e al Governo, nelle materie sopra elencate, sono espressi dal CNEL attraverso una serie di atti deliberati per iniziativa autonoma, ovvero su richiesta di altri Organi costituzionali. In particolare:
- valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione economica e sociale;
- pareri, obbligatori e non vincolanti;
- rapporti sugli andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro e sugli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva;
- esame, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione;
- osservazioni e proposte di propria iniziativa;
- studi, indagini e ricerche di propria iniziativa;
- relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini;
- tenuta e aggiornamento dell'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico, predisponendo una relazione annuale sullo state della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni;
- conferenza annuale sull'attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche, per la discussione e il confronto sull'andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti;
- designazione di rappresentanti delle categorie produttive e di componenti in organismi pubblici a carattere nazionale.