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mercoledì 26 febbraio 2025

RASSEGNA STAMPA RAGIONATA DEL 26/02/2025

mercoledì 26 febbraio 2025

ASSEMBLEA CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI

mercoledì 26 febbraio 2025

IN ASSEMBLEA CNEL UN PARERE SULL’ATTO UE “BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA”

mercoledì 26 febbraio 2025

SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.121 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - SI È SVOLTA OGGI L’ASSEMBLEA DEL CNEL

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.122 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - MADE IN ITALY E POLITICHE INDUSTRIALI. CNEL APPROVA DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI E PROPOSTE

mercoledì 26 febbraio 2025

COMUNICATO STAMPA N.123 DEL 26 FEBBRAIO 2025 - CNEL: BUSSOLA PER COMPETITIVITÀ RAFFORZA UE NEL CONTESTO GLOBALE

mercoledì 26 febbraio 2025

BRUNETTA: BENE APPROVAZIONE ALLA CAMERA DDL PARTECIPAZIONE LAVORATORI A IMPRESA

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BANCHE, CATANIA: DA UN ECCESSIVO RIGORE DELLA UE C'È IL RISCHIO DELLO STOP ALLA CRESCITA

BANCHE, CATANIA: DA UN ECCESSIVO RIGORE DELLA UE C'È IL RISCHIO DELLO STOP ALLA CRESCITA

31 gennaio 2020

Siamo preoccupati dell’orientamento che sembra esprimere la Commissione Ue sui rischi di una regolamentazione non proporzionata del sistema banche. Il CNEL, insieme a tutte le forze sociali e produttive, ritiene che l’eccessivo rigore possa comprimere la capacità espansiva del sistema economico. Noi abbiamo bisogno di regole che garantiscano solidità al sistema finanziario ma nello stesso tempo diano concreto sostegno e linfa alle scelte espansive annunciate dalla Commissione a cominciare dal New green Deal”.

Ad affermarlo è Elio Catania, vicepresidente del CNEL, a margine di un incontro svoltosi a Bruxelles e promosso con CESE e ABI per riflettere sulle criticità del sistema delle banche e costruire proposte verso un modello più efficiente a sostegno di imprese e cittadini.

 

Condividiamo i forti dubbi già sollevati da Abi, dalla Federazione bancaria europea e dal sistema delle imprese, quali Confindustria e Business Europe. Senza un settore creditizio in grado di supportare l’iniziativa privata, qualsiasi progetto di policy resta solo sulla carta. Non possiamo avere l’ambizione di un sistema produttivo competitivo su scala globale, di avere poli industriali di dimensione europea e poi non assicurare alle  imprese un adeguato accesso al credito per finanziare innovazione, crescita e occupazione. Ci rimettono le imprese, i lavoratori e il benessere collettivo dell’Europa, possibile terreno di conquista di poli economici che operano da est e da ovest del Vecchio Continente”, aggiunge Catania, che conclude: Il CNEL, insieme al CESE, intende proseguire, già dalle prossime settimane, la collaborazione con ABI e con le altre forze produttive e sociali per rappresentare alle istituzioni europee i rischi evidenti e offrire soluzioni sostenibili”.