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CORONAVIRUS, TREU: SOS DA LAVORATORI E IMPRESE. BISOGNA SEMPLIFICARE LE PROCEDURE

CORONAVIRUS, TREU: SOS DA LAVORATORI E IMPRESE. BISOGNA SEMPLIFICARE LE PROCEDURE

08 aprile 2020

Le imprese e i lavoratori sono in grave difficoltà. È passato più di un mese dal lockdown e gli ammortizzatori sociali non sono ancora arrivati nelle tasche dei lavoratori. È necessario attuare con urgenza le misure dei decreti Cura Italia e Liquidità, favorendo la semplificazione delle procedure e la velocità nell’erogazione dei contributi. Bisogna fare in fretta, se si arriva tardi le aziende muoiono e aumenterà la disoccupazione, cosa che l’Italia non può permettersi in questo momento”. Ad affermarlo è Tiziano Treu, presidente, alla trasmissione tv Newsroom Italia, l’approfondimento di Rainews24 condotto da Paolo Poggio.

 

“Il sistema bancario deve essere in grado di fare istruttorie semplici, automatiche, fino al 100% per piccole aziende. Una precondizione per la ripartenza dopo la chiusura è la definizione di un protocollo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha aggiunto Treu a nome delle parti sociali e forze produttive che, proprio questa mattina, in videoconferenza hanno svolto l’Assemblea approvando all’unanimità lo stress-test sul sistema-Paese ed esprimendosi sull’urgenza di attuare le misure a favore di imprese e lavoratori.

 

“Il CNEL esprime al Parlamento e al Governo della Repubblica il proprio sostegno in termini di proposte ed idee, sia nella fase della più acuta emergenza, sia nella fase immediatamente successiva di graduale riapertura - ha sottolineato - La capacità produttiva del Paese è messa duramente a rischio. La sospensione delle attività in Italia appare necessariamente più estesa, per dimensione e per durata, rispetto agli altri Paesi dell’Unione che, anche se con crescenti difficoltà, continuano a produrre nei settori dove più solide sono le quote di mercato italiane. Il turismo, la ristorazione, tutto il sistema dell’accoglienza sono, al momento, azzerati e, probabilmente, lo saranno per un tempo indefinito. Il sistema della logistica segnala che tra due, massimo tre settimane potrebbe entrare in uno stato di criticità estrema”.

 

“In questa fase è fondamentale sostenere il sistema sanitario nazionale e mantenere uno spirito di leale collaborazione tra i diversi livelli decisionali, centrali e territoriali - ha rilevato Treu - Il CNEL segue costantemente l’evolversi della crisi sanitaria ed esprime la solidarietà e il cordoglio alle famiglie delle persone decedute, e il più sincero ringraziamento e il sostegno ai medici e al personale sanitario, alla protezione civile, alle forze dell’ordine che sono in prima fila per la lotta al virus”.

 

Sul fronte europeo il CNEL è in costante contatto con il Comitato economico e sociale dell’Unione europea (CESE): “Abbiamo trasmesso in tutte le sedi europee l’appello approvato nel Consiglio di presidenza nel quale si auspica che l’Europa sappia arrestarsi di fronte al rischio della disgregazione. L’emergenza ha reso evidente l’assenza di una posizione unitaria dell’Europa in materia di sanità e sicurezza pubblica e l’incapacità dell’Unione nell’assumere compatta decisioni anche riguardo a problemi globali che influiscono pesantemente sull’economia e sulla vita sociale di tutti i Paesi membri. Il Cnel auspica un aiuto in proporzione a come ogni Paese è stato colpito dall’emergenza”, ha concluso Treu.